Richiesta realizzazione prodotto per la rimozione di trattamenti PVD (decoating)
Ci viene sottoposta una nuova richiesta da un cliente che vuole rimuovere il trattamento di PVD (Physical Vapour Deposition) da alcuni articoli che produce.
Ha la necessità di recuperare tutti quei particolari che presentano dei difetti di deposizione sulla superficie e che non li rendono idonei al controllo qualità. Sono alla ricerca di un prodotto che permetta di rimuovere il rivestimento PVD, in modo tale da recuperare i pezzi difettati per poi successivamente andarli a ritrattare sull’impianto di deposizione a vapore.
Il cliente ci consegna dei particolari con tutti i differenti rivestimenti PVD che loro effettuano per procedere con dei test in laboratorio.
Cosa abbiamo fatto
Il PVD è un processo che deposita un sottile film metallico, nell’ordine di pochi micron, che conferisce al substrato protezione dalla corrosione, dai graffi e dall’abrasione, e resistenza a raggi UV e ai solventi.
Partendo da diversi tipi di substrato (il materiale dell’oggetto da rivestire) come ottone, zama, acciaio inox, titanio ecc, vengono depositati svariati materiali alcuni dei quali sono: zirconio, titanio, cromo e alluminio.
Il decoating deve possedere delle specifiche caratteristiche:
- deve essere in grado di rimuovere i differenti tipi di rivestimento PVD dalla superficie dei particolari
- non deve intaccare il trattamento galvanico presente sotto il rivestimento PVD
- non deve intaccare il materiale base del supporto
Partendo da queste considerazioni imbastiamo alcuni formulati e procediamo con dei test preliminari sui campioni forniti dal cliente.
Risultati
A seguito di uno studio e di varie prove abbiamo individuato uno strippante idoneo allo scopo e lo abbiamo denominato SURFASTRIP LIGHT.
Esso risulta efficace su tutte le tipologie di rivestimento PVD che effettua il cliente. La sua azione riesce a decoatizzare il rivestimento in un arco di tempo che varia dai 5 ai 15 minuti, in base alla tipologia di rivestimento da rimuovere, senza intaccare il metallo base del supporto.
Una volta comunicato al cliente il risultato ottenuto, abbiamo concordato una prova direttamente presso il suo impianto di lavaggio ed il risultato ottenuto ha confermato quanto emerso in laboratorio, soddisfacendo pienamente la richiesta iniziale.
Inoltre è stato possibile effettuare un controllo dello spessore del rivestimento galvanico sui pezzi trattati con SURFASTRIP LIGHT, confermando che il prodotto non intacca cromo e/o nichel.