Sgrassante per pezzi motore
Il contesto
Un cliente che produce particolari di alluminio per il settore Automotive , ha acquistato un impianto di lavaggio con un sistema di pulizia ad alta pressione con getti posizionati.
L’ impianto in oggetto , oltre ad avere la finalità di rimuovere gli oli emulsionabili impiegati nelle lavorazioni e i trucioli di alluminio staccatisi durante la lavorazione all’utensile, ha la finalità, mediante l’alta pressione, di eliminare anche le piccole bave che non si sono completamente staccate dal materiale base, sia sulle superfici esterne che all’interno dei condotti.
Il suddetto impianto prevede una fase di sgrassaggio, nella quale è prevista la possibilità di riscaldare la soluzione lavante ed una fase di asciugatura mediante soffiaggio di aria calda. Il cliente sta ricercando un detergente con le seguenti caratteristiche :
- Compatibilità con diverse leghe di alluminio
- Buon potere detergente
- Possibilità di essere utilizzato a bassa temperatura
- Elevato potere antischiuma
- Contenuta residualità
- Il livello di pulizia deve soddisfare la normativa “Cleanliness of fluid circuits” ISO 16232
L’aspetto sulla quale il cliente ci sensibilizza maggiormente è che il detergente non deve produrre schiuma, tenendo conto che il sistema a getti posizionati di cui è dotato l’impianto, lo spruzzerà a circa 500 Bar.
Cosa abbiamo fatto
Abbiamo iniziato a fare qualche considerazione in riferimento ad esperienze pregresse che potessero avere degli aspetti comuni alla richiesta pervenutaci.
In questo caso specifico non riusciamo ad effettuare dei test attendibili in laboratorio, in quanto non ci è possibile riprodurre in maniera fedele le condizioni operative dell’impianto di lavaggio ed inoltre i particolari da trattare hanno una dimensione eccessiva.
Possiamo invece effettuare i test per valutare l’eventuale formazione di schiuma, utilizzando una idropulitrice a freddo che ha la possibilità di raggiungere i 100 bar di pressione.
Nelle esperienze trascorse, annoveriamo un caso in cui abbiamo messo a punto un prodotto specifico per conto di un altro cliente che aveva la necessità di pulire della vergella di rame proveniente da un trattamento termico, dalla quale dovevamo rimuovere dell’ossido termico; anche in questo caso il cliente aveva l’esigenza imprescindibile di utilizzare un prodotto a schiuma frenata , in quanto la pressione di esercizio dell’impianto di lavaggio era superiore a 150 bar.
Il prodotto in oggetto è denominato SPRAY PROTEK CM 500 NEW/1 è la sua particolare formulazione è compatibile anche con le leghe leggere.
Spieghiamo al cliente che abbiamo individuato un prodotto, che potrebbe assolvere a tutti i requisiti richiesti; l’unico modo per valutarne prestazioni e comportamento, implica una prova direttamente sull’impianto di lavaggio, accollandosi qualche piccolo rischio.
Il cliente accetta.
Risultati
Ci rechiamo dal cliente con il prodotto ed anche un antischiuma specifico, che nel caso di un’eventuale emergenza, ci possa aiutare a gestire l’eventuale formazione di schiuma. Decidiamo di diluire SPRAY PROTEK CM 500 NEW/1 al 2% e di scaldare la soluzione a 45°C.
Mettiamo in marcia l’impianto, senza inserire i particolari da lavare, con il solo fine di valutare l’aspetto dell’ eventuale formazione di schiuma.
La prima impressione è decisamente positiva: la schiuma è minima e si rompe quasi subito.
Iniziamo a lavare i particolari; al termine del ciclo i pezzi si presentano puliti e privi di aloni.
Successivamente decidiamo di spegnere il riscaldamento, per valutare la schiumosità anche a temperature di esercizio più basse.
Attestandoci ad una temperatura di circa 37°C, la qualità del lavaggio continua ad essere ottima e non c’è presenza di schiuma.
Il test del controllo di pulizia in base alla normativa ISO 16232, conferma che l’obiettivo è pienamente raggiunto.
SPRAY PROTEK CM 500 NEW/1 appartiene alla categoria dei cleaners interoperazionali; è stato specificatamente formulato per gli impieghi in impianti ad alta pressione.
Il prodotto è blandamente alcalino ed è compatibile con i seguenti metalli:
- leghe di alluminio
- rame
- ottone
- ferro
- acciaio
- ghisa
Se non risciacquato, conferisce a ferro, acciaio e ghisa un blando potere protettivo.
E’ compatibile con le eventuali fasi successive di incollatura e saldatura.
E’ un prodotto facilmente biodegradabile.